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S. Maria di Leuca sorge sul promontorio Japigio alla punta estrema dello sperone d’Italia che si chiude sulle alte scogliere di “Punta Meliso” dove l’Ionio e l’Adriatico si uniscono e chi guarda il panorama da qui può godere di uno spettacolo davvero unico e raro: o assistere al sorgere del sole nell’Adriatico o al suo tramonto in quelle del mare Ionio.
In queste correnti continue il sole sembra solcare il mare e si evidenzia una diversità di colore delle acque; la gente del posto  dice che sono i due mari che si incontrano, ma in realtà  siamo sempre di fronte al Mar Ionio che ha già lasciato da un po’ l’Adriatico.

S.Maria di Leuca è famosa anche per il suo santuario mariano che sorge in questa città del Salento.

Lasciando alle spalle il santuario, fino alla piccola città, un altro posto che deve essere considerato è quello della cascata circondata da 2 rampe di scale di 300 gradini ciascuna, discendente dal  promontorio Japigio fino al porto. La struttura è stata voluta da Mussolini per celebrare il completamento della costruzione dell’acquedotto pugliese, il primo progetto nel 1868 una creazione di Eng. Camillo Rosalba prevista per il completamento di diverse gallerie sulle pendici degli Appennini per dirigere le acque del Sele in provincia di Avellino Caposele.

Nonostante i problemi derivanti dal completamento del lavoro, sotto il profilo economico e strutturale, nel 1915 l’acqua è arrivata a Bari e l’anno successivo a Taranto.

Lo scoppio della prima guerra mondiale comportò la sospensione dei lavori, e solo nel 1927 la costruzione del “Grande Sifone” ha permesso l’arrivo dell’acqua a Lecce. Tra il 1931 e il 1941 la costruzione di ramificazioni urbane e periferiche ha portato al completamento dei lavori. Alla fine è stata costruita una colonna in stile romano monolitica voluta da Mussolini per celebrare l’evento.

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