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Ecco le cause dell’insonnia e dei disturbi del sonno nei bambini

I disturbi del sonno e insonnia nei bambini sono un fenomeno che può verificarsi fin dai primi anni di vita. Molto spesso questi disturbi nascono da cause comportamentali.

Quando l’insonnia dei bambini è dovuta a cause comportamentali

Si calcola che circa il 30% di bambini al di sotto dei tre anni non riposi correttamente. I genitori si trovano alle prese con risvegli frequenti e difficoltà a riaddormentarsi dei propri figli e temono che alla base vi siano fattori organici. In realtà nell’80% dei casi i disturbi del sonno e insonnia nei bambini sono dovuti a fattori comportamentali. Uno degli errori più frequenti da evitare sembra essere l’abitudine di far addormentare il bambino in braccio, nel passeggino, in auto o nel lettone dei genitori. Quanto prima il piccolo impara ad addormentarsi nel suo lettino, tanto prima svilupperà la sua autonomia e la capacità di riaddormentarsi da solo anche in caso di risvegli notturni.

Un altro fattore molto importante riguarda le abitudini serali che i genitori trasmettono al piccolo. In realtà l’insonnia del bambino è data spesso dalla sua volontà di prolungare il più possibile il tempo che trascorre con il papà e la mamma, che molto spesso sono assenti durante il giorno per lavoro. In pratica la sua insonnia ha caratteristiche molto diverse da quella che invece colpisce gli adulti. Questi ultimi vorrebbero dormire e non ci riescono, mentre il bambino ha sonno ma si sforza di rimanere sveglio.

Abituare il bambino al rituale della buonanotte

Come rendere più sereno e tranquillo il momento serale? Innanzitutto i genitori dovrebbero limitare tutti gli stimoli sonori e visivi di giochi, televisione e personal computer, poiché i bambini fin da piccolissimi sono in grado di percepire la vivacità che questi oggetti danno all’ambiente. Diminuire gli stimoli creando un ambiente più sereno e tranquillo contribuirà senz’altro a dare al piccolo la percezione di una routine serale che precede la buonanotte e a combattere i disturbi del sonno e insonnia nei bambini. Mamma e papà possono leggergli una favola oppure cantargli una ninna-nanna. Un altro fattore molto importante nella routine serale è legato all’orario: farlo coricare sempre alla stessa ora, magari in compagnia di piccoli oggetti (peluche o ciuccio) legati solo alla nanna, potrà aiutarlo a dormire meglio. Se il bambino tarda comunque a prendere sonno, secondo alcuni pediatri sarebbe opportuno lasciarlo solo nella sua stanza e farlo piangere per periodi di tempo controllati prima di tornare da lui, aumentando ogni volta l’attesa. Anche se lasciarlo piangere è qualcosa che può risultare difficile ad un genitore è importante valutarne e benefici che questo pianto potrà avere sulla sua autonomia futura.

Insonnia dei bambini e cause organiche

Talvolta tuttavia può accadere che vi siano vere e proprie patologie alla base dei disturbi del sonno e insonnia nei bambini. Le cause organiche più frequenti sono dovute a disturbi dell’orecchio, reflusso, asma e dermatite atopica. In questi casi sarà il pediatra a prescrivere le cure più adatte per correggere il disturbo e garantire ai vostri figli un riposo privo di frequenti risvegli e difficoltà a riprendere sonno.

Questo articolo ha un commento

  1. Francesco

    Sinceramente penso che andrebbero prese in considerazione anche le componenti affettive e relazionali della famiglia oltre che le abitudini comportamentali. Penso che influisca maggiormente nella serenità di un bambino come si sta con lui piuttosto che cosa si fa con lui. Credo che anche addormentarlo in collo o al seno, se questo è accompagnato dal calore e dal senso di sicurezza che un genitore può infondere, permetta al bambino di passare nello stato del sonno e dell’oblio in modo naturale. Ho dei forti dubbi riguardo a tecniche di simil-sopravvivenza che possono generare angosce e senso di vuoto in un momento così nevralgico dell’esistenza.

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