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La penisola salentina è stata oggetto di numerosi principati che hanno influenzato i vari aspetti della vita delle persone che vi abitano, tra cui anche la cucina.
La cucina tipica salentina è povera di ingredienti, ma ricca di colori semplici e profumi di piante mediterranee come il rosmarino, la salvia, la maggiorana e molti altri più i sapori del mare. Nelle campagne   salentine c’è una grande produzione di grano, uva e olive; quindi il farinaceo, vino e l’olio sono i tre pilastri della cucina salentina.

primi piatti

Il piatto che non manca mai sulle tavole delle famiglie salentine è la pasta spesso fatta in casa. Famose in tutta Italia sono le orecchiette, ma maccheroni e torte sagne  sono spesso conditi con semplice sugo senza carne e aggiungendo un po ‘di ricotta scanta (formaggio fresco a pasta molle e granulosa) e abbondante pecorino grattugiato. Meno famoso, ma così gustoso è un altro piatto tipico del Salento: tria ciciri chiamato anche massa e ciceri. Questo è un piatto unico del contadino e dal sapore antico. La tria è semplicemente un tipo di pasta fatta in casa e preparata con farina, acqua e uova senza sale e tagliatelle tagliate in modo irregolare. Una volta preparata la pasta, una parte è sparata in un  brodo di ceci e un altra è fritto. Quando tutto è pronto la zuppa viene messa in un piatto e sopra si mette la pasta fritta.

verdure

Con il piatto di pasta con un altro della cucina salentina sono gli ortaggi. E ‘stato il più utilizzato dalle famiglie contadine con ingredienti salentini che hanno fornito poca carne e grano per fare la pasta, cercando di alimentarsi con prodotti a basso costo ma altamente nutrienti. Ancora oggi le verdure non mancano mai sulle tavole salentine, e troviamo piselli, ceci, fagioli   che vengono cucinati in fuoco di legna in pignate, vale a dire in caratteristici contenitori in cotto che trasferiscono un singolare gusto al piatto.

pane

Una volta c’era il bisogno di mangiare cibi con alta energia, per affrontare il duro lavoro nel paese, e i contadini si alimentavano con piatti semplici che potevano mangiare rapidamente come le verdure, fichi secchi e fregio o friselle. Questi non sono altro che pane in forma di piccolo anello in gomma con un piccolo foro che di solito venivano cotti nel forno a legna e poi tagliati a metà e tostati. Ci sono due varianti: una prevede,di impastare grano duro e orzo  (taraddi). Entrambi sono deliziosi e  sono ancora oggi utilizzati soprattutto durante l’estate, perché sono un piatto fresco e leggero. Preparare un’ arricciata  è molto semplice: basta metterlo in acqua e quando è impregnato secondo proprio gusto, va condito con pomodoro, olio, sale e il origano. Á questi ingredienti di base si possono aggiungere le olive, rucola, tonno, cipolla.

Per quanto riguarda le verdure, le rape sono molto diffuse con pasta o semplicemente bollite e condite con buon olio d’oliva o con olio , aglio e pepe rosso a cui vengono  aggiunte le rape bollite e  la cottura continua.

 

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