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Lo psicologo può far paura, scopri dei validi motivi per andarci

Negli ultimi anni nonostante l’evoluzione dei social network, la diffusa e accresciuta curiosità verso il mondo della psicologia, resistono gli antichi pregiudizio verso lo psicologo e la diffidenza nei confronti del cambiamento.

La prima domanda che si pongono le persone di fronte al suggerimento di farsi aiutare da uno psicologo è sempre la stessa: “Ma cosa gli vado a dire, che mi fa lo psicologo?”.

Sono tanti i preconcetti che ruotano intorno a questa figura che solo fino a qualche decennio fa veniva ancora considerato come una sorta di stregone o ciarlatano.

Perché anche oggi persistono i vecchi tabù rispetto a questa figura professionale?

Sono diverse le paure che bloccano la ricerca di un aiuto psicologico. Generalmente si ha timore del giudizio, di essere stigmatizzati come malati mentali, di diventare dipendenti dalle terapie. Vediamo nello specifico le preoccupazioni principali che ci tengono lontani dallo psicologo.

Lo psicologo fa paura

La paura dello psicologo, cela al suo interno preoccupazioni e pericoli su noi stessi che ci spaventa dover fronteggiare. Spesso smuovere equilibri zoppicanti che riguardano la nostra vita, le nostre scelte, può essere davvero preoccupante. Il rischio è quello di dover mettere in discussione Sé stessi e tutta la realtà che ci circonda. Essere pronti a trovare nuovi assetti di vita, anche se più funzionali, può trovarci fortemente resistenti.

Si preferisce così cadere nei tipici discorsi rassicuranti che vedono lo psicologo come una figura superflua, inutile se vogliamo. Quante volte abbiamo sentito dire: “Come fa un estraneo ad aiutarmi se non mi conosce?” “Se devo parlare con qualcuno lo faccio con un amico”.

Una persona che non ci conosce ha una visione più obiettiva della situazione. Lo psicologo ha tecniche e competenze cliniche che è difficile, se non pressoché impossibile, possedere se non si è un professionista della salute mentale.

Dunque da cosa si protegge davvero una persona?

Paura del cambiamento

Anche quando i nostri modi di pensare ed agire ci recano un disagio o una sofferenza siamo diffidenti nel provare ad apportare dei cambiamenti utili al nostro benessere. Come scritto sopra, questi modi di essere e rapportarci alle cose e agli altri sono talmente radicati nella nostra personalità che ci fanno sentire al sicuro. Ci dicono chi siamo, da dove veniamo, come siamo in relazione al nostro ambiente. Forniscono a noi stessi e agli altri una visione stabile di noi.

Provate a pensare a quanto cercare di modificare anche solo pochi aspetti di noi possa mettere in crisi tutti i sistemi a cui apparteniamo. “Da quando è successo….non sei più lo stesso, sei cambiato”, “Non ti riconosco più” , sono solo alcuni dei rimandi che abbiamo dall’esterno quando qualcosa dentro di noi inizia a cambiare. Spesso non ci riconoscono ma allo stesso tempo anche noi fatichiamo a riconoscerci. Stare nell’incertezza che caratterizza ogni trasformazione fa paura perché non sappiamo cosa può accadere. E’ meno doloro stare in equilibri precari ma conosciuti piuttosto che rischiare di cambiare, anche se in positivo.

Paura di non saper gestire le proprie emozioni

Provare a tirare fuori le emozioni che si hanno dentro genera una paura molto comune: gestire le proprie emozioni. Iniziare a fare chiarezza dentro di noi significa cominciare a dare un nome a ciò che abbiamo dentro. Molti di noi ad esempio non si concedono di tirare fuori la rabbia, i sentimenti depressivi, l’angoscia ecc.. finchè questi sentimenti restano taciuti, soppressi nell’intimità di ciascuno, si esprimeranno attraverso agiti impulsivi o malattie psicosomatiche. E’ difficile diventare consapevoli delle nostre emozioni. Quando iniziamo ad ascoltarle e a comprenderle non si può più fare finta di niente, auto-ingannarsi per difesa. Diventiamo consapevoli dei nostri sentimenti e, almeno inizialmente, gestire questo nuovo aspetto di noi stessi è faticoso. Ci carica di responsabilità verso di noi ed il nostro benessere. Non potremmo più di dare la colpa al caso, alle circostanze o ad altri per quello che ci succede. Diventare il perno su cui ruota tutta la nostra vita è faticoso e fa paura, per questo la maggior parte delle persone scappa dalle proprie emozioni. Se non le si conosce a fondo si può continuare a pensare che la vita dipenda dal fato, dalla sfortuna, e la rabbia non si fa pericolosa…almeno fino a prova contraria.

Il disagio psicologico rappresenta una possibilità evolutiva

Il disagio psicologico fa parte della vita e dobbiamo accettarlo.

Esattamente come un qualsiasi altro problema di natura sanitaria, la sofferenza mentale ed emotiva, a qualsiasi livello, va ascoltata, compresa, curata.

Come possiamo guarire da un’influenza senza avere la giusta cura per il nostro corpo? Certo superiamo lo stato febbrile anche senza farmaci, senza riguardarci a sufficienza ma è facilmente ipotizzabile che possa nascere un disturbo cronico o una ricaduta più severa della patologia. Ecco il principio è lo stesso. Se non ci ascoltiamo, se non ci curiamo quando siamo ansiosi, impauriti, quando sperimentiamo un lutto, un trauma, come possiamo pensare che il nostro stress emotivo, il nostro disagio, spariscano improvvisamente?

Avere una difficoltà psichica non significa essere dei pazzi e non ci accosta all’idea manicomiale del “matto” che fino a qualche anno fa stigmatizzava chi soffriva di patologie mentali più o meno severe. Significa che qualcosa nella nostra vita non sta funzionando a dovere, o come desidereremmo. In questi casi, è necessario rivolgersi a uno specialista, proprio come vi rivolgereste al vostro medico curante se affetti dall’influenza.

Pensare di rivolgersi ad uno psicologo non significa essere deboli, malati, pazzi…rappresenta, invece, il coraggio di amarsi e ascoltarsi quando c’è qualcosa che non va dentro di noi.

Un sostegno psicologico vi consentirà di acquisire consapevolezza su come funzionate e su quali sono gli aspetti di voi e della vostra vita che vi fanno soffrire o provare disagio. Intraprendere la conoscenza di voi stessi rappresenta un lavoro faticoso ma utile ad arricchirvi e dotarvi di tutti gli strumenti utili per affrontare al meglio la vostra vita.

Dunque non abbiate paura di sperimentarvi e buon viaggio alla scoperta di voi stessi.

Redatto Dalla Dott.ssa Laura Tullio Psicologa Roma

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