Semplici da costruire, perfette per decorare uno spazio privato: le case in legno sono divenute oggi un fabbricato molto richiesto. Quale legno scegliere?
La bellezza dello stile montanaro italiano delle case in legno
Ispirandosi alle baite alpine o appenniniche, oppure seguendo le filosofie costruttive della geomanzia edile Feng Shui, antico sapere cinese il quale valuta la posizione delle costruzioni o degli arredi in base alle energie terrestri al fine di determinare le corrette posizioni di edifici o decorazione degli spazi interni, il legno ha quel sapore di tradizionale e di calore, protezione, che pochi altri materiali offrono.
Rimanendo in ambiti tradizionali orientali l’antico sapere dello sashimono giapponese, la tecnica di costruire abitazioni e mobili in legno tramite incastri, senza l’ausilio di colla e chiodi, è l’ennesiam fotne d’ispirazione per una moderna edilizia consapevole.
In tutte queste variabili il legno ha consolidato la sua presenza nelle considerazioni di migliaia di italiani.
Per quali motivi improvvisamente la costruzione di case in legno ha assunto un ruolo quasi di traino all’interno dell’ediliza moderna, da anni in crisi e con pochi stimoli di ripresa?
Innanzitutto per le sue peculiarità specifiche di adattabilità e semplicità di costruzione: immaginando il piccolo mattone a la perdita di tempo di allineare uno ad uno, cementandoli con la calce, centinaia di essi per ogni parete, le lunghe assi di legno, di diversa larghezza, in poco tempo consentono di ottenere risultati rapidi e potenzialmente esteticamente apprezzabili.
La scelta del tipo di legno
L’estetica è infatti un secondo fattore di pregio: dalla baita alpina alle case pastorali appenniniche, la casa in legno appartiene di diritto alla cultura costruttiva e residenziale di un’Italia tradizionale e arcaica.
Altri fattori di pregio sono la facilità di manutenzione, la sua essenza intrinseca di materiale antisismico, ignifugo se ben trattato, di costo decisamente inferiore rispetto alla pietra o al mattone.
Quale essenza legnosa è allora più indicata?
Determinare verso quale essenza legnosa rivolgere le attenzioni in fasi di progettistica della futura casa in legno, pone diverse e specifiche considerazioni.
Pino, abete o larice?
Mantenendo salda la tradizione italiana il legno di conifera è in genere l’essenza principe dell’edilizia del legno, perché di facile acquisto, solitamente d’origine eco-friendly, con prelievi mirati e rimboschimento delle aree di taglio al fine di non alterare eco-sistemi fragili e geomorfologie alpine e collinari.
Altre essenze possono essere considerate ma il costo solitamente è superiore, e non hanno, soprattutto alcuni legni, quell’eleatsticità che fanno della conifera un materiale da sempre impiegato.
Nella silvicultura italiana abete e larice sono l’affidabilità certificata, piante da sempre impiegati con successo dai mastri costruttori italiani.