Scopriamo quali sono le novità del 730/2018
Cari lettori, oggi parliamo delle novità fiscali collegate al prossimo modello 730 alla luce della pubblicazione del modello e delle relative istruzioni da parte dell’Agenzia delle entrate nei giorni scorsi, con alcune interessanti novità rispetto agli anni precedenti.
Iniziamo, innanzitutto dalle scadenze: Il 9 luglio per il 730 ordinario (ovvero quello dei contribuenti che si avvalgono dell’assistenza di CAF e Dottori Commercialisti), mentre il 23 luglio per tutti coloro che utilizzano modello precompilato (la data del 23 luglio è possibile anche per coloro che si sono avvalsi di Commercialisti, CAF ed intermediari autorizzati, a patto che essi abbiano inviato almeno l’80% delle dichiarazioni entro il 9 luglio 2018).
Il modello precompilato, dovrebbe essere disponibile per i contribuenti a partire dal 16 aprile, il condizionale è d’obbligo, vista la propensione dell’Agenzia delle Entrate a non rispettare le scadenze imposte anche da se stessa.
- Cedolare secca: a seguito della legge di stabilità, quindi a decorrere dal 1 giugno 2017 è possibile assoggettare i redditi da fabbricati al regime fiscale, denominato cedolare secca, anche i contratti di locazione immobiliare abitativa per periodi non superiori ai 30 giorni;
- Locazioni brevi: sempre a partire dal 1° giugno 2017 i redditi da fabbricati derivanti da contratti di locazione non superiori a 30 giorni, conclusi grazie all’intermediazione di soggetti, sia fisici che immateriali, come portali online tipo “Airbnb” o “Booking.com”, nel caso in cui tali soggetti si occupino anche della gestione dell’incasso dal cliente e del pagamento al locatore, tali somme saranno assoggettate ad una ritenuta del 21%;
- Premi di risultato e welfare aziendale: viene aumentato il limite da 2.000 euro a 3.000 euro per l’assoggettamento a tassazione agevolata dei premi di risultato, e tale limite è ulteriormente alzato fino a 4.000 euro se i dipendenti dell’azienda vengono coinvolti in maniera paritetica i lavoratori nell’organizzazione del lavoro e se i contratti collettivi aziendali o territoriali sono stati stipulati fino al 24 aprile 2017;
- Sisma-bonus: vengono previste maggiori percentuali di detrazione per le spese per interventi antisismici effettuate sulla parti comuni dei condomini e per tutti gli interventi strutturali che permettono di ridurre la classe di rischio sismico;
- Eco-bonus: Come per il bonus per il Sisma sono state previste maggiori detrazioni per determinate tipologie di interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali
- Spese d’istruzione: per l’anno fiscale 2017 il limite è stato aumentato fino a 717 euro il limite per le detrazione relative alle spese d’istruzione per le scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori del sistema nazionale d’istruzione;
- Spese sostenute dagli studenti universitari: viene esteso il diritto a fruire, sia per l’anno 2017 che per il 2018 della detrazione al 19% dei canoni di locazione pagati anche se l’università è nella stessa provincia, fermo restando il requisito della distanza di almeno 100 km tra la residenza e la sede dell’università (per i residenti in zone montane e disagiate tale requisito viene ridotto a 50km;
- Spese sanitarie: Per gli anni 2017 e 2018 è stata introdotta la detraibilità delle le spese per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali, limitatamente a quelli incluisi nella sezione A1 del Registro nazionale di cui al art.7 del decreto ministeriale 08/06/01, vengono esclusi gli alimenti destinati agli infanti;
- Art-bonus: è stata prevista un credito di imposta per le erogazione fatte a partire dal 27 dicembre 2017 ad istituzioni con fini culturali (sono ricompresi teatri, festival, circuiti di di distribuzione, orchestre etc etc);
- Borse di studio: sono poste in regime di esenzione fiscale le borse di studio “Fondazione Articolo 34” assegnate per merito e per la mobilità;
- 5 per mille: Viene allargata la massa dei soggetti a cui poter attribuire il proprio 5 per mille con gli enti gestori di aree protette;
- Addizionale comunale all’Irpef: è stata introdotta nel modello al rigo “Domicilio fiscale al 1° gennaio 2017” del frontespizio una casella “Fusione comuni” per ovviare ai casi di fusione tra diversi comuni;