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Aprire un conto corrente bancario offshore segreto all’estero è lecito, tuttavia bisogna fare attenzione ad lacuni vincoli legali voluti dal legislatore per combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio.

I Paesi in cui aprire un conto offshore

I conti offshore sono conti correnti segreti aperti in particolari Paesi che tutelano la privacy dei correntisti con una legislazione ad hoc. Il termine offshore indica una località situata in mare a distanza dalla costa. Gli Stati in cui è possibile aprire un conto corrente bancario offshore, infatti, sono spesso isole, come le Cayman e Antigua. Esistono Stati di questo tipo anche sulla terra ferma. I più noti sono il Lichtenstein, la Svizzera (che da alcuni anni ha iniziato però ad aprire le strette maglie della sua segretezza bancaria) e il Principato di Monaco.

La segretezza del conto offshore

La legge italiana non vieta di aprire un conto corrente bancario offshore, dunque questa attività non è illecita. Tuttavia è illecito tenere le autorità italiane all’oscuro dell’esistenza di un conto offshore. Qualunque conto corrente estero che abbia una giacenza media di denaro di almeno 5.000 deve essere segnalato nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. Inoltre devono essere segnalati quei conti che abbiano una giacenza media inferiore ai 5.000 euro, ma che abbiano avuto depositata per un breve periodo una somma superiore ai 15.000 euro. Tale obbligo è dettato sia da ragioni tributarie (sui conti esteri va pagata una tassa fissa denominata Ivafe) sia dalla volontà dello Stato di combattere evasione fiscale e riciclaggio. Dunque solo i privati possono essere tenuti all’oscuro dell’esistenza di un conto offshore.

Depositare il denaro in un conto offshore

Una volta individuato il Paese in cui aprire un conto corrente bancario offshore bisogna portare il denaro dall’Italia. Non sussistono problemi se il denaro viene depositato nel conto estero tramite un bonifico perché le attività bancarie sono tracciate. Qualora si scelga invece di portare il denaro a mano nel Paese in cui è stato aperto il conto offshore si deve adempiere un obbligo di comunicazione. Per somme uguali o superiori ai 9.999,99 euro c’è l’obbligo di informare le autorità competenti che si trasporta all’estero la somma di denaro. Bisogna inoltre precisare quale sia la provenienza di quella somma e cosa si intenda farne all’estero.

Gli interessi sul conto offshore

Si può decidere di aprire un conto corrente bancario offshore per svariati motivi. Uno di questi è certamente la possibilità di percepire interessi più alti di quelli che si otterrebbero lasciando i soldi su un conto italiano. È bene ricordare che gli interessi maturati all’estero vanno indicati nella dichiarazione dei redditi italiana e le tasse su quegli interessi devono essere pagate in Italia.

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