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Crescere per tornare a vincere

Per raggiungere certi livelli in certe competizioni come può essere un mondiale o un europeo, servono calciatori di personalità. Il calcio italiano attualmente è in una fase transitoria e serve crescere tanto ed in fretta per tornare presto ai fasti del passato.

L’evoluzione della nazionale

Sembra ormai che l’Italia debba abbandonare l’idea di pensare di essere vincitori di quattro Coppe del Mondo ed un Europeo. I campioni del passato come Rivera, Baggio, Del Piero e Buffon sono stati sostituiti da giovani promettenti che il nuovo mister Roberto Mancini dovrà convocare e schierare in campo, sperando che la maggior parte di loro cresca e diventi un vero campione per portare l’Italia ad Euro 2020, obiettivo minimo dopo la mancata qualificazione ai Mondiale di Russia 2018.

La Nazionale campione del Mondo

L’Italia ha vinto un mondiale nel 2006 e fatto benissimo in altre fasi finali non solo grazie alla qualità dei propri calciatori, ma anche grazie alla personalità degli stessi. Basti pensare al carisma che in difesa avevano calciatori come Buffon, Cannavaro, Nesta, Materazzi, a centrocampo gente come Pirlo, Gattuso, in attacco Totti, Del Piero, Inzaghi.

La Nazionale di Mancini

L’Italia di Mancini è una nazionale giovane. Ci sono elementi che hanno una personalità già dalla nascita, poi ce ne sono altri che la acquisiscono con il tempo. Giocare a certi livelli aiuta a crescere in questo senso. Soprattutto se le squadre di club partecipano da protagoniste nelle competizioni europee come la Champions League. Oltre alla coppia centrale formata da Bonucci e Chiellini, ci auguriamo che altri elementi importanti prendano in mano la nazionale.

La difesa

Per il portiere si sta puntando al talento Donnarumma che è sicuramente uno dei migliori giovani italiani ma che deve crescere davvero tanto per arrivare ai livelli di Buffon, Zenga ed altri che l’hanno preceduto.

In difesa dietro ai due colossi Bonucci e capitan Chiellini si stanno formando Romagnoli, Caldara, Rugani, oltre al già rodato Acerbi. Sugli esterni Mancini sta lavorando su Biraghi a sinistra che sta pian piano immagazzinando esperienza, anche nella Fiorentina. C’è Emerson Palmieri che è tornato dopo l’infortunio, De Sciglio, Darmian, Spinazzola, Conti e il giovane Pellegrini.

Il centrocampo

In mezzo al campo confidiamo nel duo dei centrocampisti dai piedi buoni formato da Verratti e Jorginho. Per quanto riguarda questi due centrocampisti, dimentichiamoci di Pirlo (unico nel suo ruolo), ma possiamo comunque sperare che si affermino tra i migliori centrocampisti in circolazione. Verratti è stato spesso bloccato da problemi fisici ma il carattere non gli manca. Jorginho si sta rendendo protagonista di una crescita esponenziale.

Poi c’e’ Barella, ancora sono convocabile per l’under 21, che ha già mostrato grinta da vendere. Giovani e promettenti sono anche Pellegrini, Cristante che si stanno ritagliando uno spazio importante nella Roma, Gagliardini che ancora non ha espresso tutto il suo valore con la sua squadra, l’Inter.

L’attacco

In attacco, oltre a Chiesa e Bernardeschi (che con una crescita graduale potrebbe davvero diventare il leader tecnico in fase offensiva), possiamo contare su Insigne che piano piano sta prendendo sempre fiducia nei suoi mezzi. Si cerca un bomber che potrebbe essere nell’immediato Ciro Immobile, la sua media realizzativa in serie A è pari ai grandi d’europa ma nell’Italia deve ancora dimostrare il suo valore. In futuro potremmo affidarci a Cutrone che con la sua tigna e voglia di sfondare ricorda un altro grande attacante: Filippo Inzaghi.

Poi ci sono calciatori più rodati che un paio di stagioni fa erano davvero considerati promesse come Belotti, che piano piano sta tornando ai suoi livelli, Zaza che ora gioca proprio con Belotti nel Torino, e Berardi che di classe ne ha molta ma ancora poco carattere.

L’Italia ed EURO 2020

La speranza è che i nostri calciatori accumulino sempre più esperienza a certi livelli, competendo per le coppe europee. Giocare in gare di Champions o Europa League potrebbe di sicuro fra crescere velocemente i nostri giocatori. A quel punto il CT Roberto Mancini si potrebbe veder consegnati degli elementi di grande spessore, non solo tecnico, ma anche caratteriale. Manca oltre un anno e mezzo all’Europeo e il tempo per questa ulteriore, definitiva ed essenziale crescita c’è tutto.

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