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Quando è necessario spostarsi l’organizzazione del trasloco è sempre un momento estremamente critico, che bisogna pianificare con cura per riuscire ad eseguire il trasferimento senza intoppi. Che si tratti di traslochi residenziali o aziendali, oggi vedremo come effettuare un trasloco perfetto, analizzando nel dettaglio i consigli più importanti lungo tutte le fasi, dall’imballaggio, al trasporto fino alla consegna al piano.

In particolare scopriremo come trovare un servizio di facchinaggio a Roma in grado di rispondere alle nostre esigenze, per realizzare un trasloco senza stress. Per farlo ci siamo rivolti direttamente a uno dei migliori esperti del settore nella capitale, Riccardo Blasi proprietario della Nuova Cifet, un’azienda leader nei trasporti a Roma e specializzata nei servizi di facchinaggio professionali in Italia e all’estero.

Come organizzare un trasloco a Roma: la pianificazione

Innanzitutto partiamo dalla prima fase del trasloco, ovvero la pianificazione del trasferimento. Come dobbiamo procedere Riccardo per organizzare al meglio il nostro trasloco in una città difficile come Roma?

In base alla mia esperienza ti posso assicurare che la maggior parte dei problemi di un trasloco sono legati alla mancata pianificazione. Nonostante la maggior parte delle persone pensi si tratti di un’operazione semplice, trasferire oggetti, mobili, documenti e quant’altro da un luogo ad un altro è un processo estremamente complesso e delicato. Io lavoro da anni nei servizi di facchinaggio a Roma, una città molto complicata e particolare.

Organizzare un trasloco è un’arte, che non può essere improvvisata ma va affinata nel tempo tramite l’esperienza. Per questo consiglio sempre a tutti di rivolgersi a un professionista qualificato. Bisogna pensare che le fasi di un trasloco sono tante. È necessario programmare tutto con i tempi giusti, evitando di aumentare lo stress e i disagi già presenti durante un trasloco, che possono creare problemi all’interno delle relazioni familiari oppure causare danni al proprio business aziendale.

Vanno preparati tutti gli imballaggi, scegliendo i materiali più adatti per ogni tipo di merce da trasportare, individuati i veicoli giusti e consoni al tipo, alle dimensioni e alla quantità degli oggetti da muovere. Inoltre bisogna pianificare il percorso da seguire, gli orari di carico e scarico, assicurarsi di poter parcheggiare i mezzi nelle vicinanze dello stabile, di avere personale adeguato per svolgere tutte le operazioni in sicurezza e nel minor tempo possibile. Personalmente quando organizzo un trasloco, io o uno dei miei responsabili, eseguiamo sempre un sopralluogo sia nell’immobile di partenza che in quello di destinazione.

È un momento importante, durante il quale è necessario valutare tutte le possibili difficoltà del trasloco. Per esempio va accertata la presenza dell’ascensore, quanti e quali oggetti ingombranti devono essere portati a scale, se è il caso di utilizzare una gru esterna o un carrello sollevatore al piano, la larghezza del vano delle scale, della porta e così via. Gli aspetti da valutare sono veramente tanti e serve un occhio allenato, altrimenti è possibile ritrovarsi con tutto il materiale pronto ma al momento del trasloco ci si blocca per una stupidaggine.

Come imballare gli oggetti per evitare rischi durante il trasloco a Roma

Una volta che abbiamo organizzato il trasloco dobbiamo iniziare a preoccuparci dell’imballaggio degli oggetti da trasportare. Quali consigli puoi darci Riccardo in merito all’imballaggio per il trasloco a Roma?

Questa è a mio avviso la fase più importante di tutte. Se l’imballaggio non viene eseguito correttamente, oppure i materiali scelti sono sbagliati, il rischio è il danneggiamento o addirittura la rottura degli oggetti durante il trasloco. Credo che nessuno voglia vedere un mobile, un oggetto di valore o un ricordo di famiglia andare in pezzi per un futile errore, quindi meglio fare le cose nel modo giusto.

Quella dell’imballaggio è la parte che richiede più tempo, perché non si possono preparare gli oggetti per il trasporto velocemente, ma bisogna realizzare ogni protezione con estrema attenzione e cura. Fortunatamente oggi abbiamo a disposizione una vasta scelta di materiali da imballaggio, quindi possiamo utilizzare quelli più indicati per ogni tipo di oggetto da spostare. È necessario separare oggetti fragili come i piatti, i bicchieri e il vasellame, da quelli come i soprammobili, le bottiglie e gli apparecchi di elettronica.

In base alla delicatezza possiamo optare per delle scatole di cartone o di legno, libere o con incassi premontati per evitare movimenti durante il trasporto su strada. Lavorando nei servizi di facchinaggio a Roma sono sempre molto scrupoloso negli imballaggi degli oggetti fragili, perché basta una buca per rompere un bicchiere di cristallo o un vaso di porcellana che non è stato adeguatamente bloccato. Consiglio molta attenzione anche nella scelta del materiale di riempimento, infatti ogni tipo di scatola e di oggetto necessita di un materiale specifico, come le patatine di polistirolo, la carta o dei fogli di pluriball. Invece gli oggetti di grandi dimensioni vanno trattati differentemente.

Io e miei ragazzi abbiamo trasportato di tutto in questi anni, motori, barche, pianoforti, insegne di negozi, opere d’arte e persino casseforti. Più è grande l’oggetto da trasportare più bisogna fare attenzione. Bisogna preparare una piattaforma sulla quale adagiarlo, applicare una protezione esterna, se necessario legarlo con delle cinghie alla piattaforma e pensare all’esigenza di aggiungere un imballaggio esterno e del materiale di riempimento. In più è indispensabile pensare a come muoverlo, a mano o con una gru, per le scale o dalla finestra, con un carrello o un elevatore.

L’imballaggio degli oggetti è un lavoro molto complesso, che sconsiglio di fare da soli almeno per tutto ciò che è particolarmente fragile o pesante e ingombrante. Un ultimo consiglio riguarda l’etichettatura degli imballaggi, che vanno sempre catalogati in base alla destinazione finale. In questo modo si possono accelerare le fasi dello scarico e ottimizzare anche il carico, collocando le scatole a seconda dell’ordine stabilito.

Come trasportare gli oggetti durante il trasloco

Bene, fino a qui abbiamo visto come organizzare il trasloco e l’importanza di imballare ed etichettare tutti gli oggetti da trasportare. Quindi adesso come li spostiamo i mobili e gli altri oggetti?

Durante la pianificazione del trasloco è importante organizzare anche le fasi di movimentazione degli oggetti. Bisogna stabilire quante e quali persone servono, creando una squadra di facchini che abbia sia l’esperienza giusta che la forza necessaria per eseguire il lavoro in maniera impeccabile. Per esempio se vi fate aiutare da amici e parenti coinvolgete persone forti fisicamente, ma anche qualcuno che abbia esperienza e un minimo di attitudine, altrimenti gli oggetti li spostate ma poi non sapete come muovervi, come superare un ostacolo imprevisto o una situazione di stallo.

Per questo nelle mie squadre di facchini di Roma inserisco sempre ragazzi nuovi e personale esperto, persone forti e altre in grado di risolvere i problemi. Una squadra di facchinaggio è un team, che deve lavorare all’unisono per raggiungere l’obiettivo, trasportando tutti gli oggetti senza provocare danni e farsi del male. Poi bisogna scegliere i mezzi adeguati. Quante volte ho visto persone trasportare divani sul tettuccio della propria auto, con il rischio di perderli per strada o di ricevere una multa salata dai vigili. Come minimo è necessario affittare un furgone, ma in base agli oggetti è meglio che sia imbottito o provvisto di un sollevatore idraulico, mentre in altri casi sono indispensabili camion con gru o mezzi cabinati con supporti interni.

Come scegliere la migliore ditta di facchinaggio a Roma per i traslochi

Intanto Riccardo ti ringrazio per i tanti consigli preziosi su come effettuare un trasporto perfetto e senza intoppi. Ma prima di lasciarci volevo un consiglio spassionato su come fare per scegliere una ditta di traslochi a Roma per i servizi di facchinaggio. Cosa puoi dirci in merito?

Ovviamente non voglio essere di parte, visto che come sai mi occupo di servizi di facchinaggio a Roma da oltre 50 anni tramite la mia azienda, la Nuova Cifet. Però grazie alla mia esperienza ti posso dire quali aspetti bisogna valutare per capire se un servizio offerto è di qualità oppure no. Prima di tutto è importante richiedere diversi preventivi per farsi un’idea dei costi del trasloco. Personalmente consiglio di scartare le offerte al ribasso, perché sono un segno di scarsa professionalità dell’azienda, che molto probabilmente invierà personale non qualificato e utilizzerà mezzi non idonei.

In questo caso si rischia il danneggiamento degli oggetti, un tempo decisamente più lungo rispetto a quello solitamente necessario e problemi durante le fasi di carico e scarico, quindi meglio evitare. Invece tra i preventivi che offrono un prezzo medio, né troppo basso né troppo elevato, si può scegliere la ditta di traslochi secondo alcuni parametri. Ad esempio un preventivo dovrebbero essere sempre molto dettagliato, con evidenziati i costi e le caratteristiche di ogni singolo servizio, onde evitare spiacevoli sorprese quando ormai è troppo tardi.

Inoltre un’azienda seria effettuata sempre un sopralluogo gratuito prima di consegnare il preventivo, per analizzare le caratteristiche del trasloco e capire come procedere. Infine consiglio di controllare le certificazioni, gli attestati di qualità e di non esitare a fare domande riguardo ai facchini, ai mezzi e alle attrezzature che la ditta utilizzerà. Esistono molte imprese di facchinaggio a Roma, ma bisogna rivolgersi soltanto alle aziende più qualificate, in grado di assicurare un lavoro eseguito a regola d’arte con il miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo.

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