Per tutti coloro che stanno pagando l’affitto della propria abitazione o che devono andare in affitto sia per abitare che per lavoro, dal prossimo 3 febbraio 2014 sarà più semplice registrare i contratti di locazione immobiliare. Infatti non si utiizzerà più il vecchio modello 69 da consegnare a mano ma si potranno adempiere le obbligazioni del contratto in via telematica online . Questa semplificazione fiscale è stata resa possibile dall’approvazione del nuovo modello RLI che consene anche di allegare alla comunicazione via internet una copia del contratto. Nel nuovo modello, disponibile in Rete assieme alle relative istruzioni , confluiscono tutti gli adempimenti fiscali legati alla registrazione dei contratti di locazione ed affitto immobiliari,che prima venivano registrati tramite il modello 69 il quale peraltro potrà essere ancora usato fino al prossimo 31 marzo 2014, come analogamente previsto per il modello Iris.
Potete usare questo modello per
1) richiedere agli uffici dell’Agenzia delle Entrate la registrazione dei contratti di locazione ed affitto di immobili;
2) comunicare eventuali proroghe, cessioni o risoluzioni del contratto di affitto;
3) esercitare l’opzione e la revoca della cedolare secca nel contratto di locazione;
4) comunicare i dati catastali dell’immobile oggetto di locazione o affitto.
Dal 3 febbraio 2014 collegandosi a internet, si potrà registrare il contrtto di locazione attraverso i servizi online dell’Agenzia delle Entrate direttamente, oppure tramite un intermediario abilitato. I documenti allegati (scritture private, mappe, planimetrie, ecc.) dovranno essere inviati in un unico file in formato TIFF (cioè una immagine) o in formato PDF (PDF/A-1a o PDF/A-1b). inoltre sarà possibile versare online le imposte connesse alla registrazione, con addebito sul proprio conto corrente o su quello dell’intermediario.
Il modello RLI può essere presentato in forma semplificata, senza allegare la copia del contratto, nei seguenti casi:
1) se c’è un numero di locatori e di conduttori non superiore a tre;
2) con una sola unità abitativa ed un numero di pertinenze non superiore a tre;
3) se tutti gli immobili devono essere censiti con attribuzione di rendita;
4) se il contratto contiene esclusivamente la disciplina del rapporto di locazione e non comprende altri patti aggiuntivi;
5) se il contratto è stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione.
Il modello RLI serve anche a revocare la cedolare secca
Il locatore che intende rinunciare al regime della cedolare secca, può farlo presentando all’Agenzia delle Entrate il modello RLI in questione in ciascuna delle annualità successive a quella dove ha optato per la cedolare secca. Con la revoca di questa torna l’obbligo di pagare l’imposta di registro dovuta per l’annualità di riferimento e per quelle successive.
Restando in materia di locazioni, è bene ricordare che dal 2014 l’affitto delle abitazioni non può più essere pagato in contanti, così come imposto dalla legge di stabilità questo vale anche per le parcelle dei professionisti; lo scopo è quello di assicurare la tracciabilità dei pagamenti, in modo da combattere più efficacemente l’evasione fiscale, si ricorda che questo però vale ad esclusione dei casi di affitto di alloggi di edilizia residenziale pubblica, di immobili per uso commerciale, di negozi, uffici, capannoni, box, cantine e posti auto.