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Come leggere le etichette nutrizionali

Ogni giorno noi acquistiamo prodotti alimentari più disparati, che rispondono ai nostri gusti e alle nostre abitudini alimentari.

Sappiamo però davvero cosa contiene ogni prodotto che compriamo, sia al supermercato come nel negozio sotto casa?

Per questo motivo ci sono le etichette alimentari, che per legge devono riportare scritto sopra gli ingredienti con cui è fatto un dato cibo, sia confezionato come fresco, e altre informazioni riguardo il cibo stesso.

Per quelli confezionati le etichette sono sulla confezione, per quelli freschi che si comprano al banco degli alimentari, di solito c’è la scheda con gli ingredienti esposta sul banco.

Come leggere dunque le etichette nutrizionali?

Una etichetta non riporta però solo gli ingredienti del cibo, ma anche altre utili informazioni, ovvero la denominazione di vendita, il nome esatto del prodotto, quantità netta del prodotto, termine minimo per conservazione o data di scadenza e modalità di conservazione e di uso se dovessero servire degli accorgimenti particolari.

Inoltre in Italia con la legge n. 204 del 3 agosto 2004 vi è l’obbligo di riportare anche l’indicazione di luogo di origine o provenienza dell’ingrediente di base utilizzato. Ad esempio la carne confezionata dovrebbe riportare il paese di origine del bestiame e il luogo dove è stato allevato.

Inoltre deve comparire sull’etichetta nome e sede del produttore, o confezionatore, o venditore nella UE, il nome dello stabilimento della produzione o del confezionamento.
Ancora un codice relativo a un lotto cui appartiene o una dicitura simile che può identificare facilmente ogni prodotto
gli alcolici devono obbligatoriamente riportare il loro titolo alcolimetrico.

I prodotti sfusi devono rispettare almeno le diciture come denominazione, elenco ingredienti, titolo alcolometrico, modalità per la corretta conservazione.
Per le paste fresche e ripiene si deve indicare sempre la data di scadenza.

L’importanza delle etichette alimentari

Si evince da questi dati l’importanza delle etichette alimentari, per capire la provenienza del cibo che mangiamo, se è di qualità oppure no.

E’ molto importante infatti sapere se le piante o gli animali sono stati curati nel modo giusto, o se sono stati utilizzati durante la coltivazione o l’allevamento metodi illegali, o magri tratti con pesticidi, per quel che riguarda le coltivazioni, o nutriti con antibiotici e ormoni, per gli animali.

Queste sostanze infatti risultano poi tossiche o comunque possono creare problemi e malattie anche alla gente che se ne nutre al lungo andare.

Quindi è importante sapere come leggere l’etichetta dei prodotti alimentari, per potere controllare al momento dell’acquisto se stiamo prendendo cose sane, o se è meglio cambiare prodotto.

Per questo l’etichetta deve sempre essere chiara e leggibile, di facile comprensione per tutti, scritta nella lingua del paese dove è prodotta, o venduta, e deve anche essere indelebile in modo da non cancellarsi mai.

Gli ingredienti di un prodotto sono importantissimi, e comprendono le sostanze, gli additivi, gli aromi, utilizzati per realizzare un prodotto alimentare finito.

Devono sempre venire indicati, dato che si può sapere di cosa ci cibiamo, e in particolare chi soffre di allergie alimentari sa se può mangiare un dato prodotto oppure no.

Marchi particolari di qualità

Su alcuni prodotti particolari viene poi riportata anche la dicitura d.o.p. oppure d.o.c., igp e stg.

Questi marchi alimentari sono identificazioni riconosciute alla unione Europa, per indicare L’Unione l’origine geografica di un cibo che ne condiziona qualità e caratteristiche peculiari, date anche da tecniche tradizionali di produzione.

La prima significa Denominazione di Origine Protetta e vuol dire che un cibo è realizzato in un particolare ambiente geografico per tutte le sue fasi.

Igp è Indicazione Geografica Protetta per i prodotti agricoli e prodotti alimentari con caratteristiche determinate dalla loro origine geografica, e devono essere realizzate in una determinata zona almeno in una delle loro fasi.

Doc significa invece Denominazione di Origine Controllata. Le caratteristiche di questi prodotti sono legate all’ambiente geografico naturale e di produzione.

Stg sta per Specialità Tradizionale Garantita e spetta ad alimenti ottenuti con ingredienti lavorati tramite produzione tradizionale in Italia e in uso da almeno 30 anni.

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