Il tema della sicurezza dei cantieri è sempre più attuale. In ambito aziendale è cresciuta considerevolmente la consapevolezza dell’importanza della sicurezza e della salute sul lavoro nonché dell’impatto ambientale. Questo cambio di mentalità ha portato le aziende a perseguire un obiettivo ambizione di “infortuni zero”, che passa attraverso nuovi processi fatti di prevenzione e controllo.
Le attività che tipicamente vengono svolte nei cantieri devono favorire la tutela del lavoratore, la salvaguardia dell’ambiente e, nel lungo termine, la sostenibilità aziendale. La chiave di questo passaggio è la creazione di ambienti di lavoro sicuri e l’avvio di azioni proattive, con il coinvolgimento del personale presente sul cantiere e della dirigenza.
La figura professionale che ha assunto un ruolo strategico nella gestione di queste situazioni è quella della HSE manager. Di seguito cerchiamo di offrire una prospettiva complessiva su questa professione, delineandone le funzioni, responsabilità e requisiti professionali.
Cosa fa l’HSE manager?
L’HSE manager è una figura chiave nella gestione ambientale aziendale, responsabile della sicurezza e della conformità ambientale, guidando l’impresa tra obblighi, rischi e opportunità. Un tempo questo ruolo era spesso un’estensione delle competenze del RSPP, ma dal 2018 è regolato da una specifica Norma UNI.
L’HSE manager si occupa di salute, sicurezza e ambiente (Health, Safety & Environment) e gestisce documentazione, sistemi di sicurezza e relazioni con autorità e enti certificatori. Implementa adeguamenti legislativi, monitora aspetti ambientali come rifiuti ed emissioni, e garantisce la conformità ai requisiti di legge.
Tra le sue attività ci sono valutazioni di rischio, gestione della manutenzione, monitoraggio dei dispositivi di protezione, e aggiornamento del Piano Operativo di Sicurezza (POS). Si tratta di un documento che mira a raccogliere le informazioni riguardanti le misure di sicurezza da implementare nella unità produttive coinvolte nei cantieri al fine di contenere il rischio di infortuni e prevenire l’insorgere di patologie professionali.
La preventiva individuazione delle misure prevenzione e protezione, l’organizzazione della sicurezza e la definizione delle modalità organizzative adottate sono la colonna portante del POS e definiscono con chiarezza quali attività devono essere svolte e in che modo. Offrire una chiara panoramica delle mansioni e delle modalità attuative delle misure di sicurezza riduce drasticamente il rischio di infortuni e non lascia spazio ad eventuali improvvisazioni da parte dei lavoratori impegnati nel cantiere.
HSE manager: requisiti professionali
La figura professionale è certamente complessa e richiede un approccio multidisciplinare. Le competenze necessarie sono di natura legale, tecnica, gestionale e relazionale. Ciò presuppone un percorso formativo differenziato che varia in base al titolo di studio acquisito.
La norma UNI 11720 stabilisce i requisiti che deve possedere l’HSE Manager. Il titolo di studio minimo per svolgere questa professione è il diploma di scuola media. È tuttavia necessario seguire un percorso formativo di almeno 400 ore presso specifici enti individuati dalla norma stessa.
I diversi corsi di formazione riflettono la multifunzionalità della figura professionale. È utile sottolineare che è fondamentale per il professionista mantenere i livelli di conoscenza acquisiti attraverso periodi di aggiornamento che non possono essere inferiori alle 72 ore di apprendimento per ogni triennio. Al termine dei corsi di formazione / aggiornamento è prevista una sessione di esame per verificare l’apprendimento.
Un ulteriore aspetto è legato alla certificazione delle proprie competenze. Il professionista può rivolgersi ad un Organismo di certificazione accreditato e sostenere l’esame di certificazione.
nel corso del processo vengono verificate le credenziali per attestare l’ammissibilità del candidato ed anche l’esperienza lavorativa (fornendo le necessarie evidenze che comprovano le attività svolte).
La sessione d’esame comprende tre prove, due in forma scritta a cui si aggiunge un orale. Per ottenere un esito positivo il candidato deve ottenere un punteggio di almeno 70% in tutte le prove. La certificazione può essere rinnovata ogni tre anni.
Conclusioni
L’HSE manager è una figura complessa ed oggi molto richiesta dal mercato. Oltre alle imprescindibili competenze necessarie per svolgere la funzione, questo professionista ha un ruolo chiave non solo all’interno del cantiere, ma anche nella comunicazione con la dirigenza aziendale.
Le skill dell’HSE manager devono portarlo ad una attività di prevenzione più ampia, che parte dalla visione degli sviluppi dell’attività di business, mettendo in evidenza l’impatto delle scelte rispetto all’ambito HSE. La comunicazione con i vertici aziendali e con i lavoratori del cantiere permette una maggiore consapevolezza delle problematiche tecniche e delle esigenze strategiche, favorendo un dialogo positivo.
Questa fase di coordinamento facilita la creazione di una cultura aziendale in tema di sicurezza prevenzione e impatto ambientale. Inoltre favorisce l’approccio ad un contesto fatto di continui cambiamenti (normativi, operativi, tecnologici) ed alla capacità di trarre azioni chiare e trasparenti per gestire la crescente complessità.