Le macchine da calcolo universalmente note come le calcolatrici automatiche erano completamente assenti solo una ventina di anni fa. Le prime macchine di questo genere erano di grandi dimensioni e si sono nel tempo ridotte in un modo anche considerevole, arrivate ad assumere delle caratteristiche fisiche adatte per essere portatili. Inoltre, le prime macchine erano meccaniche e sono state automatizzate solo nel corso della loro evoluzione. Le calcolatrici si dividono in quelle semplici e in quelle scientifiche. L’unica differenza tra di loro, è che le calcolatrici scientifiche sono in grado di elaborare una quantità di dati più grande e anche più complessa. Oggigiorno tali macchine vengono prodotte in grandi quantità da molti fabbricanti in forme e dimensioni considerevolmente diverse. Ci sono le calcolatrici tascabili, grandi più o meno come una carta di credito, ma vi sono anche le calcolatrici da tavolo, che hanno una stampante incorporata e che vengono utilizzate normalmente dagli uffici fiscali. Le varie sotto tipologie delle calcolatrici sono: quella meccanica, la calcolatrice elettronica, quella tascabile, quella comune, la calcolatrice per convertire la valuta, la calcolatrice scientifica e quella da tavolo.
A differenza della calcolatrice automatica, la calcolatrice meccanica esegue i calcoli basandosi su oggetti prettamente fisici, come ruote, leve, cremagliere o altro. Se uno di questi oggetti è di tipo elettronico si parlerà più specificatamente di calcolatrice elettromeccanica. Una calcolatrice automatica moderna è composta da alcuni componenti che per le macchine da calcolo tascabili non variano assolutamente da produttore a produttore. In genere vi è una fonte di energia elettrica. Nella maggior parte dei casi è una batteria, oppure un modulo fotovoltaico la cui dimensione varia in base alla dimensione stessa della calcolatrice. Lo stesso discorso vale anche per quanto concerne il Display LCD (meno spesso si tratta del LED). Quest’ultimo è in grado di visualizzare da 8 a 12 cifre. La circuiteria di una calcolatrice è quasi sempre elettronica, mentre sul tastierino vi sono presenti cifre che vanno da 0 a 9.
Sulle calcolatrici elettroniche vi sono presenti anche altri tasti, tra cui quello per separare le cifre decimali, l’uguale per richiedere il risultato e le 4 funzioni aritmetiche di base, tra cui l’addizione, la sottrazione, la divisione e la moltiplicazione. Tra gli altri pulsanti che vengono inclusi sul tastierino di una calcolatrice si trova il pulsante di cancellazione e alcuni funzioni basilari, come la radice quadrata o la percentuale. Ovviamente, nelle calcolatrici scientifiche tutte queste funzioni vengono ampliate in un modo anche significativo per permettere agli utenti di effettuare vari tipi di calcoli. La maggior parte delle calcolatrici automatiche è anche dotata di una memoria definita “”a numero singolo””. Quest’ultima può essere richiamata nel momento in cui diventa necessaria all’operatore con un apposito tasto (in genere “”M””). In molti dei modelli delle calcolatrici è possibile operare anche utilizzando sistemi di numerazione diversi e convertire i numeri da un sistema all’altro. Per esempio, si possono convertire i numeri decimali in quelli esadecimali, binari o ottali. Tra i problemi più grandi che si riscontrano utilizzando una calcolatrice ci sono gli errori di calcolo come il problema di separazione decimale.