La penna stilografica è stata sviluppata all’inizio del XIX secolo quasi senza necessità, poiché in questo periodo la lettura e la scrittura erano un’abilità comune nota alla maggioranza delle persone e non era più il segreto strettamente custodito della chiesa, degli scribi professionali e di quei pochi che erano ricchi e accademici.
Ciò ha significato che i pennini che non erano eccessivamente durevoli e hanno impiegato tempo per prepararsi, sono diventati impraticabili e difficili da fornire considerando la crescente domanda. La penna stilografica è stata quindi sviluppata, anche se ci è voluto un po ‘per un modello efficiente da progettare e per oltre 100 anni i tentativi di sviluppo di una penna resistente che potesse contenere la propria fornitura di inchiostro sono stati ostacolati da prototipi che hanno provocato versamenti, rotture e in generale inefficienze che impedivano la loro commercializzazione.
Alla fine, tuttavia, è stato scoperto un prototipo e le penne stilografiche dal 1880 venivano prodotte in massa, con una varietà di metodi di ricostituzione delle proprie forniture di inchiostro. Alcuni di questi metodi coinvolgevano l’uso di una pipetta per alimentare l’inchiostro nel corpo della penna, altri implicavano di mettere il nastro della penna in un recipiente di inchiostro e utilizzando un meccanismo abilmente progettato, disegnare l’inchiostro verso l’alto e nell’area di contenimento.
Le cartucce d’inchiostro monouso che sono prevalentemente utilizzate in questi giorni non sono state sviluppate fino alla metà del 20 ° secolo, dopo l’avvento della penna a sfera.
A differenza della penna stilografica, la penna a sfera non è stata creata a causa di una necessità o perché era disponibile una nuova tecnologia, ma piuttosto perché l’inventore, un giornalista, ha fatto due semplici osservazioni che lo hanno ispirato. Il primo era che l’inchiostro da una penna stilografica richiedeva tempo per asciugarsi e quindi poteva macchiare, il secondo era che l’inchiostro utilizzato per la stampa giornaliera si asciugava praticamente a contatto con la carta. Era deciso che avrebbe creato una penna che avrebbe combinato le migliori qualità delle sue osservazioni, l’aspetto palmare del primo e l’inchiostro a rapido essiccazione di quest’ultimo, ma c’era un problema. L’inchiostro usato nella stampa era viscoso e troppo spesso per passare attraverso il canale che alimentava l’inchiostro nel serbatoio di una penna stilografica, per cui una soluzione doveva essere trovata se il suo sogno si fosse realizzato. Ora assieme a suo fratello, è andato a scoprire un mezzo con cui l’inchiostro gelatinoso poteva essere trasferito da una cartuccia e su carta, e alla fine la risposta è diventata chiara . Un cuscinetto a sfera. E’ così che i fratelli Biro hanno inventato la penna che porta il loro nome.