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Il rotolone asciugatutto è uno strumento molto utile e comodo

I rotoloni asciugatutto entrano per la prima volta nel paniere Istat nel quinquennio 1991-1995 e vi restano, stabilmente e come voce singola, sino al 2015, per poi essere inglobati nella più generica dicitura di “Prodotti igienico-sanitari” nelle presentazioni degli ultimi due anni.
(Dati tratti dall’analisi del file “Evoluzione paniere 1928 – 2017”, consultabile sul sito ufficiale dell’Istituto Nazionale di Statistica)
Dall’esame della serie storica pubblicata dall’Istat, emerge come l’impiego della carta nella vita domestica si sia sempre più consolidato negli anni, con l’introduzione di nuovi usi, in aggiunta a quelli già affermati e comunque permasti.
I rotoloni asciugatutto, nel file indicati come rotoli di carta da cucina, si diffondono nelle case degli italiani successivamente a carta igienica e fazzoletti di carta, ma si conquistano un posto nel paniere prima dei tovaglioli.
Dal 1991 rappresentano una voce costante nella lista della spesa delle casalinghe italiane.

Le ragioni del successo

Il nome la dice già lunga sul perché le massaie non riescano più a fare a meno dei rotoloni: asciugano davvero di tutto!
Il motivo di cotanta fama è riassumibile in tre semplici aggettivi: igienici, pratici e duttili.
Queste tre caratteristiche fanno dei rotoloni asciugatutto un alleato irrinunciabile, su cui poter contare in numerose circostanze.
E fu proprio il perseguimento di un ideale di igiene ad ispirare la nascita dei primi prototipi dei nostri moderni, insostituibili, rotoloni asciugatutto.
Era il 1907.
Negli USA la Scott Paper Company, cogliendo un’opportunità nella necessità di migliorare le condizioni igieniche di certi ambienti, immette sul mercato i primi modelli di asciugamani di carta usa e getta.
Tali prodotti avrebbero sostituito, nei bagni, i tradizionali asciugamani in tessuto e, proprio in virtù della loro natura monouso, contribuito a contenere le epidemie di raffreddore che i panni in stoffa, riutilizzabili e condivisi, al contrario, alimentavano.
Evidentemente l’idea si rivelò particolarmente efficace, se oltre 100 anni più tardi, continuiamo a trovare salviette in carta monouso nelle toilettes pubbliche.
Ma anche in casa i prodotti usa e getta offrono la migliore garanzia di igiene possibile!
I rotoloni asciugatutto, in particolare, come alternativa a stracci e spugne in certe attività di detersione domestica, annullano il rischio di trasferire germi e batteri da una superficie all’altra.
Spesso non ci si pensa, ma pulire con spugne e stracci in fibra non è esattamente il massimo dell’igiene e questo perché li utilizziamo più e più volte, con la strana convinzione che sia sufficiente una strizzata sotto l’acqua corrente per sbarazzarsi dello sporco che si è accumulato sulle loro superfici.
In realtà, ci stiamo solo sbarazzando delle sue tracce visibili, mentre omaggiamo germi e batteri di una gratuita, quanto per loro innocua, doccetta.
Ci vuole ben altro per neutralizzare le colonie batteriche che si sviluppano sulle nostre spugne!
E siamo sinceri: quanti di noi vanno oltre una sciacquata e, al più, un giro in lavatrice o un ammollo in candeggina di tanto in tanto, prima di tornare ad utilizzare uno stesso straccio o panno per la pulizia?
Appunto.
Teniamo presente che si calcola che su una spugnetta di appena 25 cm² di superficie possano accumularsi oltre 20mila microorganismi, tra cui germi patogeni, e che anche il ricorso a procedure di risciacquo più efficaci, di fatto, non annulla totalmente il rischio di contaminazioni dovute a reimpiego di una stessa spugna.
Tutto questo non per fare del terrorismo gratuito, ma per sottolineare i vantaggi, in termini di igiene, associati all’uso dei rotoloni asciugatutto nella sanificazione degli ambienti, almeno in quei casi in cui la quantità di acqua impiegata non ecceda la loro capacità d’assorbenza.
Quanto alla praticità e duttilità, le due caratteristiche procedono di pari passo e si colgono insieme, come due facce della medesima medaglia.
Infatti, se da una parte i rotoloni asciugatutto risultano pratici proprio per la varietà di circostanze cui si adattano, dall’altra è la praticità dell’operazione “strappo, asciugo, getto” che li mantiene nella top ten delle soluzioni a molti piccoli incidenti e necessità quotidiani.

Uno strappo, tanti impieghi

Esistono davvero tante situazioni in cui avere un rotolo asciugatutto in casa può semplificare la vita.
Alcune sono piuttosto immediate da individuare e rientrano tra le azioni più comuni che compiamo ogni giorno, come raccogliere residui alimentari dal piano di lavoro in cucina- prima di procedere a lavarlo con acqua e detergenti-, rimuovere acqua in eccesso dalle superfici o bloccare la propagazione di liquidi, causata del rovesciamento di un bicchiere pieno.
In effetti, la forza dei rotoloni asciugatutto sta proprio nella loro capacità assorbente, ottenuta grazie ad una lavorazione particolare, che rende la carta di cui sono fatti particolarmente resistente al contatto con l’acqua.
Così possiamo usarli per asciugare la frutta e la verdura lavata, prima di riporla in frigo, o per assorbire l’olio in eccesso nelle fritture.
Se siamo momentaneamente a corto di fazzolettini o tovaglioli, i rotoloni possono essere una buona alternativa.
Per esempio, se abbiamo in programma un pranzo in terrazza e la giornata è parecchio ventosa, possiamo sostituire i tovaglioli ad ogni posto con un singolo rotolone al centro della tavola, a disposizione dei tutti i commensali: certo non è da galateo, ma almeno non passerete il tempo a rincorrere farfalle di carta!
Ma questi sono tutti impieghi abbastanza comuni e intuitivi.
Più interessanti sono, invece, alcuni usi che magari non tutti abbiamo considerato.
Per esempio, sembra che avvolgere in fogli di carta casa il pane da congelare o gli ortaggi da riporre in frigorifero, ne allunghi i tempi di conservazione, assorbendo l’umidità che altrimenti accelererebbe i processi di deterioramento.
O ancora, sempre a proposito di umidità, i fogli dei rotoloni asciugatutto servono ad evitare che lo zucchero aperto si trasformi in un’unica zolla, dalla forma del contenitore che lo conserva.
Sembra che questo fenomeno, piuttosto comune in estate, sia dovuto alla liberazione dell’umidità interna allo zucchero e che possa essere risolto in breve tempo, semplicemente con un foglio di carta assorbente collocato sopra il barattolo.
C’è, poi, chi usa i rotoloni asciugatutto per bloccare le gocce di olio o vino che scivolano lungo la bottiglia quando versati, semplicemente avvolgendo, attorno al suo collo, un foglio di carta casa.
Un altro impiego meno comune riguarda le pannocchie e le erbe aromatiche, che possono essere pulite agevolmente usando fogli di rotoloni asciugatutto inumiditi.
Sempre in cucina, usata per foderare un colino,la carta casa diventa un utile strumento di filtraggio, cui si può ricorrere per eliminare il grasso dal brodo o per raccogliere impurità presenti in certi liquidi di cottura.
Molte donne, poi, hanno l’abitudine di riporre le padelle una dentro l’altra, spesso come soluzione salvaspazio.
Seppure comoda, specie in cucine poco spaziose, questa consuetudine può determinare danni da graffiamento alla ghisa di rivestimento di pentole e tegami.
Per evitare che questo accada, basta mettere un foglio di carta casa tra una padella e l’altra, con l’ulteriore vantaggio di assorbire eventuali residui d’acqua che possono provocare ossidazione.
Infine, un ultimo impiego, meno convenzionale, può essere quello di ricorrere ai rotoloni asciugatutto per verificare la potenziale produttività di sementi.
Avvolgendo dei semi per orto tra due fogli di carta umidi, e seguendo dei piccoli accorgimenti, sarà possibile, nel giro di un paio di settimane, verificare se saranno o meno in grado di germogliare.

E poi arrivano i creativi

Ebbene sì, l’ultimo foglio del nostro rotolone è stato appena staccato.
Cosa facciamo adesso?
La maggior parte di noi la cosa più ovvia: attingere alla dispensa e sostituire il rotolo terminato con un nuovo asciugatutto pronto all’uso.
Ci resta in mano un tubo in cartone, l’anima del nostro amato rotolone ormai andato in pensione, cui il massimo omaggio che i più sono disposti a offrire, per il servizio reso, è un posto in pattumiera, magari nel contenitore giallo della differenziata, per i più fortunati.
Poi ci sono loro, i creativi, che proprio non riescono a resistere al fascino del “magari può servire” e custodiscono, gelosamente, uno scatolone pieno di roba, che in molti considererebbero semplicemente spazzatura, ma che per loro è pari ad un tesoro: materiale di riciclo, in attesa di reimpiego ispirato.
Di solito, è lì che va a finire il tubo interno in cartone di un rotolone ormai esaurito, se passa per le mani di un creativo!
Già, perché se c’è una cosa che contraddistingue i creativi, quella è il pensiero divergente, la capacità di vedere chiaramente, con gli occhi della mente, ciò che chi è a corto di immaginazione considera, semplicemente, impensabile.
Complici la varietà di materiali e oggetti sul mercato da poter impiegare in progetti manuali, gli inviti a contribuire alla tutela dell’ambiente che arrivano da più fronti, e l’inesauribile ispirazione che domina l’estro creativo, ecco come un semplice tubo in cartone si avvia ad un nuovo, originale impiego.
Un elenco esaustivo, di ciò in cui quel che avanza di un rotolone asciugatutto può trasformarsi, sarebbe impensabile, per la natura stessa della creatività, che non ammette confini.
Si potrebbe dare qualche spunto ai neofiti, come ad esempio provare a realizzare un trenino insieme ai bambini, usando tubi in cartone, stecchini in legno, spago e tappi di bottiglia: sarà divertente, permetterà di trascorrere del tempo buono insieme, stimolerà la loro fantasia, darà loro un gioco nuovo e l’orgoglio di averlo fatto da sé e, cosa non da poco, avrete dato una piccola mano all’ambiente e risparmiato qualche soldino, comprando un giocattolo in meno!
Quindi, la prossima volta che sostituiremo un rotolone asciugatutto terminato, fermiamoci un secondo ad osservare quel pezzo di cartone che abbiamo in mano: chissà che non ci venga in mente qualche idea geniale!

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