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Quali sono i 3 elettrodomestici che consumano di più?

Se si vogliono evitare spiacevoli sorprese economiche in bolletta c’è un’accortezza particolarmente essenziale da prendere: conoscere a fondo i consumi energetici dei propri elettrodomestici. Ognuno di essi presenta infatti un certo dispendio che è bene conoscere, per poter procedere a un uso parsimonioso e coerente con le proprie aspettative economiche e, anche, per ottimizzare al massimo il proprio consumo.
Principalmente, i fattori che maggiormente incidono sul dispendio energetico degli elettrodomestici sono tre:
• Il tempo di utilizzo dello stesso (includente non solo la divisione binaria on/off ma anche lo stand-by degli apparecchi);
• La classe energetica dell’apparecchio (solitamente, più nuovi sono, più efficiente è la classe e minore sarà il dispendio, nel rispetto delle più recenti normative ambientali);
• Le dimensioni del dispositivo (il rapporto tra grandezza e consumo è direttamente proporzionale).

Conosciuti tali fattori si può procedere con un’analisi dei tre elettrodomestici più dispendiosi.

Il forno elettrico

Vi siete mai posti la domanda: qual’è l’elettrodomestico che consuma di più? Beh, oggi vi forniamo la risposta: è il forno elettrico. Nonostante le sue amichevoli apparenze e la sua incredibile utilità nella vita di tutti i giorni – soprattutto in quei momenti nei quali, vuoi per stanchezza e vuoi per gli orari, la voglia di mettersi ai fornelli è davvero poca – tale apparecchio può essere un nemico del risparmio energetico in bolletta. Proprio perché si tratta di dispositivi particolarmente dispendiosi esistono oggi, in commercio, dei sistemi (il Wattmetro) che permettono di misurare il consumo e cercare di regolarsi di conseguenza. Se vi trovate quindi davanti al dubbio amletico se puntare su un forno elettrico o uno a gas ma il vostro principale obiettivo è un risparmio più costante nel tempo dovreste ponderare molto bene la scelta.

La lavatrice

Probabilmente tra gli elettrodomestici più amati la lavatrice è, a livello generale, uno dei più grandi consumatori di energia che abbiamo in casa. Basti osservarla in azione e contare che, per ogni giro compiuto dal disco del contatore, si sta assorbendo energia che verrà dissipata. Il dato è più consistente se si tiene conto che anche solo per poter effettuare i frequenti lavaggi su capi più sporchi c’è bisogno di acqua calda: un riscaldamento della stessa che, chiaramente, non sarà gratuito ma necessiterà ulteriore consumo. Proprio in quest’ottica le possibili strade da intraprendere sono quindi due: cercare di lavare a temperatura non troppo elevata, puntare su un apparecchio più recente e quindi con una classe energetica più competitiva.

La vasca idromassaggio

D’accordo, non tutti hanno la fortuna di averne una in casa ma per chi possiede una vasca idromassaggio – o coloro i quali la conservano da anni nella lista delle cose da chiedere a Babbo Natale – il conto della bolletta sarà certamente più salato. Si stima infatti che l’energia necessaria per un periodo rilassante in questa masterpiece dei bagni possa arrivare a costare circa 0,55 euro all’ora in un calcolo stimato approssimativamente in 2,5 kW orari. D’altronde si sa, il lusso costa: l’importante è saperlo!

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